Era a pochi allenamenti dal New York Marathon quando Caspar Disselhoff subì un infortunio nel 2012. Il consiglio: calze a compressione. Non riuscendo a trovare calze funzionali che non fossero fallimenti totali in termini di moda, Caspar decise di farle da solo. Insieme a suo padre, un chirurgo vascolare specializzato in vene varicose, sviluppò le STOX Energy Socks: calze a compressione comode con design alla moda.

Calze dal cuore del coronavirus

STOX crebbe rapidamente fino a diventare uno dei principali fornitori di calze a compressione. Per la loro collezione da passeggio, il rivenditore collaborò con la Royal Dutch Walking Society (Koninklijke Wandelbond). Caspar: “Attualmente serviamo l'intero mercato europeo e stiamo per diventare un marchio globale.”

I primi rapporti di notizie dal nord Italia erano un po' difficili da digerire perché la fabbrica di STOX si trova proprio nel cuore dell'epidemia di coronavirus lì. “Li abbiamo contattati immediatamente. Ci dissero che l'area circostante sarebbe stata bloccata presto ma, in termini di posizione, sembrava che stessimo evitando il peggio. Due settimane dopo è stato il nostro turno. Ora la produzione è ferma. È difficile, ma abbiamo un grande magazzino. L'anno scorso abbiamo acquistato un sacco di scorte, una benedizione sotto mentite spoglie. Potremmo avere qualche difficoltà con nuovi clienti al dettaglio, ma possiamo continuare per il momento.”

In controllo durante la crisi

Subito dopo l'introduzione delle prime misure governative, Caspar vide il loro fatturato calare. Ciò fu accompagnato da un calo delle prestazioni nelle campagne di marketing, specialmente sui social media. “Tanto che abbiamo immediatamente chiuso il rubinetto”, ricorda Caspar. “Il nostro primo obiettivo era creare un senso di calma. Per mantenere il controllo, volevamo ottenere un'idea del tasso di consumo di cassa previsto e del flusso di cassa. Abbiamo esaminato tutti i nostri costi preventivati e elaborato vari scenari. Supponiamo che questa situazione duri sei mesi o anche di più? Quali spese dovremmo tagliare? Abbiamo cancellato scatti e pubblicità. Nel frattempo, abbiamo dovuto anche aggiornare il nostro messaggio. Abbiamo testato come potevamo adattare al meglio la nostra comunicazione a tutti gli sviluppi legati alla crisi. Il risultato è stato un miglioramento significativo.”

Quella stessa settimana, i nostri clienti hanno ricevuto una newsletter nella loro casella di posta. “Abbiamo informato la nostra comunità fin dall'inizio. L'aggiornamento era principalmente una conferma: tutti i nostri prodotti sono ancora disponibili e possiamo consegnare come di consueto con gli stessi tempi di consegna. Anche se nulla cambia per i consumatori, vogliono saperlo. Quella conferma è estremamente importante per la tua conversione.”